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Ovvero ciò che dice la critica, gli amici e altri...
Saggi critici
Estratto da un intervento di Vittorio Sgarbi:
... E la parola pittore, cosi come forse soltanto per Van Gogh, non dà ragione sufficiente della grande, epica impresa di Merati. In lui la pittura urge come la vita, é la vita stessa....


...Merati abita un sogno, rielabora e rivive una visione; anzi, ha la visione mentre dipinge, e quindi trascrive, come comandato da una necessità che è la sua stessa natura, che non può stabilire né orientare. Per questo appena esce, appena è "libero", smette di dipingere. La pittura non è una vocazione e neppure una scelta, è una necessita, una condizione irrinunciabile, una grazia calata nell'esistenza anche la più malinconica che essa trasforma in euforica. Il resto è miseria, è umiliazione, lavoro, denaro, rotelline per automobili con cui giocheranno bambini infelici, futuri adulti prigionieri.
 
Estratto da un intervento di Maria Rita Parsi :
...Ancor più vero, unico, eccezionale è il linguaggio grafico con cui Tarcisio si esprime. In esso i contenuti simbolici appaiono chiari, evidenti, indispensabili. Sono questi simboli, espressi nelle forme e nei colori, che rendono ricca, emozionante, intensa, universale l'opera di Tarcisio. Molti dei dipinti di Tarcisio, soprattutto quelli che risalgono agli anni '75-'76, ritraggono organi interni del corpo umano: cuore, intestini, cervello, utero, pene con canale uretrale in evidenza, in particolare elementi che riguardano l'area genitale (figure a lato). Tarcisio "sente" questi organi minacciosi e persecutori anche quando li disegna con colori vivacissimi che ricordano la cromia di Klimt, o di Kandinskij....
 
Estratto dalle note della mostra di Brescia alla Fabio Paris Gallery del 2000:
Le tempere su carta di Merati rispondono all'asserto di Guttuso, secondo il quale l'opera d'arte è sempre testimonianza di una situazione umana e gli uccelli, le trombette, i cactus, le turbine, gli areoplanini del Merati ci consegnano un documento umano crudo ed eloquente. Pittura grezza, prorompente, istintiva, che risulta naturale collegare a tanto primitivismo dell'arte contemporanea e in particolare all'Art Brut, che ha trovato nel geniale Jean Dubuffet il teorico e il promotore del Museo di Losanna, antesignano del "The American Visionary Art Museum" aperto a Baltimora dal 1995.
Estratto da un intervento di Bianca Tosatti:
Tarcisio Merati è l’artista manicomiale per eccellenza: al riparo dal mondo ostile contro il quale si è paludato in forma di romanziere, musicista, uomo politico, maestro; al riparo dalle miserie e dalla volgarità può finalmente dedicarsi all’esercizio della meraviglia.