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Ovvero ciò che dice la critica, gli amici e altri...
Memorie
Cristini ricorda che Tarciso chiamava "grifoni" gli uccellacci ultima maniera che ha dipinto, tutti pieni di sberluffi e decori (i diamantini come li chiamava lui), e che mentre eseguiva i suoi grifoni, Merati emetteva dei suoni ad imitare l'animale un pò alla maniera di Ligabue.

Altra stramberia di Merati era quella di mangiare i fiori e le roselline, non si sa bene quanto per performance e quanto per fame (che certo non gli mancava mai).
Il suo appettito era sempre pantagruelico, quando gli capitava di andare a casa dell'amico Cristini per deliziarsi di polenta e coniglio, la moglie di cristini, sig.a Giuseppina diceva in dialetto: Al lasa endrè gne i oss dela polenta (non lascia indietro neanche le ossa della polenta !!)